quarta-feira, 25 de junho de 2008

Un po' d'Italia

Italia: Nord X Sud

Gli “italiani” di oggi sono una mistura dei vari popoli che al tempo dei Romani vivevano nella penisola, tra cui i Latini e gli Etruschi al centro, gli Osci e i Sanniti al sud e ed i coloni greci nella Sicila e nell’estremo Sud della penisola. Il Nord è stato in parte colonizzato da popolazioni barbare giunte nel Medioevo, e l’Italia intera è stata conquistata più volte durante i secoli. L’unificazione nazionale è iniziata solo nel 1861 ed è stata completata nel 1870, con Roma come capitale.

L’Italia è divisa in 20 regioni secondo l’articolo 131 della Costituzione del 1948, con l’obiettivo di riconoscere proteggere e promuovere l’autonomia locale. Tuttavia, è caratteristica la divisione tra il Nord e il Sud dell’Italia.

L’Italia mostra grandi differenze socio-economiche tra le regioni settentrionali e meridionali. Il Nord è altamente industrializzato, e lì è situato il centro economico del paese, la città di Milano. Oltre ad importanti aziende nazionali, al Nord le imprese sono spesso private o a gestione familiare, e di medie dimensioni. Il tasso medio di disoccupazione al Nord è circa del 4%. L’economia del Sud invece dipende ancora in buona parte dall’agricoltura mentre il tasso medio di disoccupazione è approssimativamente del 20%, cinque volte superiore che al Nord. Le aziende sono molto più spesso statali e meno numerose che al Nord. Le donne hanno in genere più difficoltà a trovare impiego degli uomini e questa difficoltà è più accentuata al Sud, forse a causa del maggior conservatorismo della popolazione.

Nella Repubblica Italiana vivono oggi circa 58 milioni di persone, che abitano soprattutto nelle regioni del Nord e del Centro del paese. Questo è dovuto alla migrazione interna dal Sud verso il Nord in cerca di lavoro e dal fatto che anche gli immigrati stranieri preferiscono stabilirsi nelle ricche regioni settentrionali. Il coefficiente di natalità e di mortalità attuali dell’Italia sono leggermente al di sotto della media europea. Il tasso di crescita della popolazione si è abbassato continuamente negli ultimi decenni e tuttavia secondo le ultime statistiche è più alto al Nord che al Sud: le ragioni di questo divario sono le migliori possibilità economiche, e l’aumento dell’immigrazione straniera.

Se vogliamo disegnare un ritratto informale degli italiani del Nord e del Sud, potremmo dire che il tipico abitante del Nord pensa soprattutto a lavorare, ha una mentalità da imprenditore, e la vita è in generale più frenetica e con meno tempo libero. Il tipico abitante del Sud invece è quasi l’opposto: è più espansivo e con senso dell’umorismo, dà molta importanza alla famiglia. Tuttavia ha spesso ha un lavoro meno stabile e sicuro e molti giovani partono per il Nord in cerca di un lavoro migliore, ma con tanta “saudade” della terra e degli amici che lasciano.

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